Roma di sotto: freschi cunicoli, oscure cave e silenziosissime gallerie

Un insospettabile numero di aree archeologiche sotterranee si nasconde al di sotto delle strade, dei semafori, delle automobili e dei pedoni che oggi percorrono la capitale. Cunicoli scavati nel tufo, resti di antiche cave, gallerie sepolcrali e catacombe, ipogei funerari, templi e luoghi di culto antichissimi, insieme a resti monumentali di domus aristocratiche e ninfei raffinati si conservano nel fresco silenzio, pochi metri al di sotto della frenetica vita contemporanea.

Non c’è zona della città dove non sia possibile intraprendere questo singolare modo di avvicinarsi alla Roma antica. Possiamo accedere tramite un tombino stradale, che mai avremmo immaginato nascondesse tali tesori, oppure possiamo entrare da una porta nascosta in uno scantinato o dalla cripta di un’antica basilica cristiana: le opportunità sono molteplici.

Il nostro itinerario è tutto da scegliere: potrebbe comprendere la visita dell’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius, a due passi da Fontana di Trevi, dove io stesso, una ventina di anni fa, ho partecipato alle indagini e all’allestimento di un piccolo museo. Dalle insulae e dalle cisterne dell’Acqua Vergine, potremmo raggiungere Trastevere e visitare insieme prima la domus e le strutture conservate sotto la basilica di Santa Cecilia, e poi l’area dell’antico Titulus Crysogoni, sotto l’omonima basilica, che si è sviluppato su una domus privata del III secolo, riadattata più tardi a luogo di culto.

Basta trovare ciò che piace e interessa, per riuscire a costruire un percorso completamente su misura: vi aspetto.